I vini di Mezzolombardo sono unici e nel contempo uno diverso dall’altro. Legati in ogni modo dal solido filo conduttore che tra natura e cultura consolida lo sviluppo dell’identità stessa di una comunità agricola. Il vitigno portante e simbolo indiscutibile, non solo colturale, È ovviamente il Teroldego.

I vini di Mezzolombardo sono unici e nel contempo uno diverso dall’altro. Legati in ogni modo dal solido filo conduttore che tra natura e cultura consolida lo sviluppo dell’identità stessa di una comunità agricola. Il vitigno portante e simbolo indiscutibile, non solo colturale, È ovviamente il Teroldego. 

Antichi editti e riscontri storiografici dimostrano come Mezzolombardo sia sito enologico da tempi remoti, vino regolato in loco da precise norme, fissate già nel 1231, per tutelare specificità e singole personalità. La famiglia Fedrizzi opera nel Campo Rotaliano dal 1870, quattro generazioni di vignaioli, decisi a fare sempre meglio. Di padre in figlio, coltivano sette ettari di vigneti di proprietà, piantati esclusivamente con uve rosse. Anzitutto Teroldego, affiancate da Lagrein, altro vitigno importante, nonchè parente stretto del vino/vitigno rotaliano ‘principe’. Ceppi di vite costantemente curati, per ottenere il meglio. Uve destinate a pigiature mirate: produrre poco, ma bene, per offrire il meglio. 

Attualmente l’azienda è gestita da Giovanni Fedrizzi, appoggiato dal padre Cipriano. Precisi, attenti cultori della tradizione, per proporre Teroldego di vigore e grazia, vino marcatamente ‘di Mezzolombardo’, capace di consolidare stile e impronta produttiva dei Fedrizzi. Indelebile. Come l’identità del Teroldego e di Mezzolombardo.