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Furore Bianco, Costa d'Amalfi DOC
Il Furore bianco di Marisa Cuomo è il simbolo di una viticoltura eroica, praticata nelle zone geograficamente impervie della costiera Amalfitana, in minuscoli fazzoletti di terra strappati alle montagne, alle rocce, al mare, dove ogni vendemmia è un atto di fatica e amore...
Furore Rosso, Costa d'Amalfi DOC
Il vino "Furore Rosso Doc Costa d\'Amalfi" è uno dei prodotti di punta dell\'azienda Marisa Cuomo, in provincia di Salerno ...
Villa Solais, Vermentino di Sardegna DOC
Le uve provengono dai vigneti coltivati in 5 diversi comuni del basso Sulcis, allevati a controspalliera su diverse tipologie di terreno.
Caresana, Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG
Il Ruché è un vitigno autoctono del Monferrato Astigiano, uno dei più rari tra quelli coltivati in zona. Le sue origini sono incerte, il vitigno potrebbe derivare da precursori provenienti dall\'Alta Savoia o addirittura dalla Borgogna. Il nome potrebbe derivare da...
Collezione 1977- 1996 Trentino D.O.C. Vino Santo “Della Valle Dei Laghi”
Il "Vino Santo Trentino DOC è legato strettamente alla Valle dei Laghi, unica zona vocata alla produzione di questo nettare. Nel cuore della Valle dei Laghi si trova l\'azienda agricola Fratelli Pisoni, vicina al lago di Castel Toblino.
Rena, Vendemmia Tardiva, Trentino DOC Superiore
Rena è stato ottenuto dalla vinificazione di uve Nosiola raccolte dopo appassimento naturale in pianta di un vigneto posto in una delle zone più caratteristiche e vocate dell’Alto Garda Trentino.
Cuvée Extra Brut, 2017/2018, Vigneti delle Dolomiti IGT
Faedo in località Pianezzi a 500 m. s.l.m. con esposizione Sud-Ovest e località Palai a 700 m. s.l.m. con esposizione Sud; Cembra in località Valbona (valle laterale alla Val di Cembra) ad una quota di 450 m. s.l.m.
Bosco Caldaia, Riserva 2017, Sannio DOC
Il nome Bosco Caldaia proviene dalla località di ubicazione del vigneto nel comune di Castelvenere in cui nell’800 vi era un florido bosco riservato alla caccia ed al legname. Alla fine dell’800 fu completamente disboscato manualmente in seguito ad un attacco di cavallette. Alle famiglie partecipanti al disboscamento, furono assegnate 31 are che furono impiantate con i migliori vitigni autoctoni.